Recensione "Appunti di un venditore di donne" di Giorgio Faletti

mercoledì 27 aprile 2016

Titolo: Appunti di un venditore di donne
Autore: Giorgio Faletti
Editore: Baldini Castoldi e Dalai
Anno: 2010
Genere: Giallo
Pagine:397






Sinossi:

1978. La dolcevita del capoluogo lombardo, che si prepara a diventare la «Milano da bere» degli anni Ottanta, non conosce soste. È proprio tra ristoranti di lusso, discoteche, bische clandestine e cabaret - dove cresce una nuova generazione di uomini di spettacolo destinata a rivoluzionare la comicità italiana - che fa i suoi affari un uomo enigmatico, affascinante, reso cinico da una menomazione inflittagli per uno «sgarbo». Si fa chiamare Bravo. Il suo settore sono le donne. Lui le vende. La comparsa improvvisa di una ragazza, Carla, che per sfuggire alla povertà decide di entrare nel giro della prostituzione, risveglia dolorosamente in Bravo sensazioni che l’handicap aveva messo a tacere. Ma per lui non è l’inizio di una nuova vita bensì di un incubo che lo trasformerà in un uomo braccato dalla polizia e da un’organizzazione terroristica.

La mia recensione: 

Avevo in casa questo libro da anni e nonostante me ne avessero parlato come di un bel libro non mi ero mai decisa a leggerlo, forse  per via della copertina non so, comunque alla fine sono riuscita nell'intento e non nascondo che ho faticato ad entrare nella chiave di lettura giusta. A tratti mi è parso un libro con sequenze di concidenze un pò tirate, ma nell'insieme lo giudico una buona lettura.
L' intreccio narrativo studiato da Faletti regge bene e non lascia il lettore senza una spiegazione.
Tutto viene motivato, tutto ha un senso ..."Il caos e il caso". Entrambi nella loro complessità vengono spiegati e tutto si dipana ma, giustamente, solo alla fine.
L' ambientazione non è affatto banale. Siamo a Milano alla fine degli anni 70, anni di un' Italia in mano alla lotta armata, gli anni del rapimento Moro. 
In questo contesto non semplice si snoda la storia di  Francesco Marcona detto "Bravo" un eunuco che, privato per uno "sgarro" della sua virilità, conduce la sua esistenza  nella parte piu' torbida della città quella fatta di bische notturne, prostituite di alto bordo, viziosi e balordi senza scrupoli.
In quella che sembra la faccia più bieca della società milanese Bravo porta avanti lascivamente il suo mestiere di "venditore di donne" fino all'incontro con Carla, una donna che con una sola frase gli riaccende quel desiderio che pensava sepolto da tempo.
Contemporaneamente Bravo da "carnefice" si troverà a vestire i panni della vittima, risucchiato nel vortice di un sistema corrotto pronto ad uccidere chiunque.
"Un tratto di nulla sospeso tra il bene e il male"... così viene definita la gente come Bravo, ma nonostante tutto non si puo' fare a meno di affezionarsi a lui, non si gli si può negare l'umanità del riscatto. Perchè in fondo quel soprannome che sembra una beffa non è poi così fuori contesto anzi.

Un libro "denso" se posso usare questo termine che, nonostante le mie difficoltà di approccio, mi sento di consigliare.
Il mio voto quattro stelle su cinque.  

Nessun commento:

Posta un commento

Translate

Powered by Blogger.
 
FREE BLOGGER TEMPLATE BY DESIGNER BLOGS