Recensione "L'ipnotista" di Lars Kepler

lunedì 2 ottobre 2017

Titolo: L'ipnotista
Autore: Lars Kepler
Pubblicato: 2010
Editore:Longanesi
Genere: Thriller 
Pagine: 589
Cartaceo: € 18,60
Ebook: € 7,99


Trama:

Si chiama Erik Maria Bark ed era l'ipnotista più famoso di Svezia. Poi qualcosa è andato storto e la sua vita è stata a un passo dal crollo. Ha promesso pubblicamente di non praticare mai più l'ipnosi e per dieci anni ha mantenuto quella promessa. Fino a oggi. Oggi è l'8 dicembre, è una notte assediata dalla neve ed è lo squillo del telefono a svegliarlo di colpo. A chiamarlo è Joona Linna, un commissario della polizia criminale con l'accento finlandese. C'è un paziente che ha bisogno di lui. È un ragazzo di nome Josef Ek che ha appena assistito al massacro della sua famiglia: la mamma e la sorellina sono state accoltellate davanti ai suoi occhi, e lui stesso è stato ritrovato in un lago di sangue, vivo per miracolo. Josef è ricoverato in grave stato di choc, non comunica con il mondo esterno. Ma è il solo testimone dell'accaduto e bisogna interrogarlo ora. Perché l'assassino vuole terminare l'opera uccidendo la sorella maggiore di Josef, scomparsa misteriosamente. C'è solo un modo per ottenere qualche indizio: ipnotizzare Josef subito. Mentre attraversa in auto una Stoccolma che non è mai stata così buia e gelida, Erik sa già che infrangerà la sua promessa. Accetterà di ipnotizzare Josef. Perché, dentro di sé, sa di averne bisogno. Sa quanto gli è mancato il suo lavoro. Sa che l'ipnosi funziona. Quello che l'ipnotista non sa è che la verità rivelata dal ragazzo sotto ipnosi cambierà per sempre la sua vita. Quello che non sa è che suo figlio sta per essere rapito... 

La mia recensione:

Devo ammettere che con l'età sono diventata una fifona patologica. Non che prima mi dedicassi a maratone serali di film horror, no di certo, invecchiando però sto irrimediabilmente peggiorando al punto da non riuscire più a vedere gran parte dei film che passano in tv. Paradossalmente adoro da sempre leggere i libri che trattano il genere mistery & co. e di recente mi sono appassionata al giallo nordico, che avevo snobbato per anni. La premessa è doverosa per spiegarvi che, come è vero che  adoro tuffarmi nella lettura di thriller e gialli psicologici, è anche vero che non tutte le ciambelle vengono col buco.
Non avevo mai letto nulla di Lars Kepler, pseudonimo utilizzato dai coniugi Alexander e Alexandra Ahndori, e avendone sentito parlare in termini entusiastici da un'amica lettrice mi sono lasciata tentare. Per iniziare ho pensato fosse bene partire dal loro primo libro, L'ipnotista, il primo con protagonista l'ispettore di origini finlandesi Joona Linna.
La storia è ambientata in Svezia, a Stoccolma, e inizia con una vera e propria mattanza. Un uomo viene trovato brutalmente assassinato in una palestra e nella sua casa la polizia trova il resto della famiglia fatto a pezzi.  Unico sopravvissuto alla furia omicida dell'assassino è il sedicenne Josef Ek, uno dei figli, che potrebbe essere l'unico in grado di riconoscere il colpevole. L'ispettore Jonna Linna, con lo scopo di capire quanto accaduto la sera del massacro e nel tentativo di salvare la sorella maggiore di Josef che non era a casa, si rivolge a un famoso psicoterapeuta, Erik Maria Bark.
L'idea di Linna è quella di sottoporre il ragazzo, malgrado le terribili condizioni in cui è stato trovato, a una seduta di ipnosi ma Erik Bark non è della stessa opinione, inoltre ha promesso a se stesso di non praticare più l'ipnosi. Linna riuscirà comunque a convincere Erik a ipnotizzare Josef e il suo resoconto sarà sconvolgente. L'aver praticato l'ipnosi metterà Erik in una situazione di difficoltà crescente che culminerà nel rapimento del figlio Benjamin. Da qui in poi ha inizio un'altra parte della storia in cui il ruolo del protagonista si sposta da Jonna a Erik. Nel tentativo di salvare il figlio, il dottor Bark dovrà ripercorrere a ritroso gli eventi degli ultimi anni della sua attività di psicoterapeuta scandagliando tra i suoi vecchi pazienti alla ricerca di un potenziale responsabile del rapimento.     
La trama iniziale è di per sé originale anche se si esaurisce abbastanza rapidamente. Il colpevole del massacro di Stoccolma viene chiarito quasi immediatamente e l'intera vicenda ha il semplice senso di offrire al lettore un aggancio alla seconda parte del libro, che ho trovato assolutamente slegata dalla prima. Nei flashback riguardanti il gruppo di pazienti di Erik curati con l'ipnosi non ho trovato gli approfondimenti necessari per comprendere le personalità dei singoli individui. Al contrario mi sono sembrate assolutamente superflue le numerose descrizioni di luoghi, personaggi e azioni che infarciscono il libro qua e là con l'unico senso di allungarne il numero di pagine.
Buono comunque il finale, per quanto possa sembrare appartenere a una storia diversa rispetto a  quella iniziale.
Dal libro è stato tratto anche un discreto film del 2012 diretto da Lasse Hallström. Arrivata a un punto in cui la lettura mi stava annoiando mortalmente, ho deciso di vedere il film e devo riconoscere che l'ho apprezzato e mi ha incoraggiato a finire il libro. Costruendo la sceneggiatura solo sulla prima parte della trama il regista ha fatto quello che avrei suggerito anche io, tagliare almeno 200 pagine. Mi sembra scontato sottolineare quanto questa lettura mi abbia poco entusiasmato ma l'interesse nei confronti del giallo nordico non è cambiato e l'intenzione resta quella di continuare a scoprirne altri autori. 
Se avete già letto il libro e avete la possibilità di guardare il film di Hallström potreste trovarlo un thriller interessante. Eccovi il link al trailer L'ipnotista.

Il mio giudizio:
storia tre stelle, stile tre stelle, personaggi due stelle. 
Complessivamente tre stelle su cinque.


Alla prossima recensione!




Note sull'autore:  

Lars Kepler, pseudonimo di Alexander Ahndoril e Alexandra Coelho Ahndoril, sono una coppia di scrittori svedesi. I due coniugi vivono a Stoccolma con le loro tre figlie, vicino alla centrale di polizia. Entrambi scrittori, decidono di sospendere momentaneamente nel 2009 le loro carriere, provando a scrivere un romanzo giallo a quattro mani. Per mantenere la separazione tra la loro nuova avventura e le rispettive carriere, entrambe non indirizzate verso questo genere letterario, decidono di inviare il manoscritto con lo pseudonimo Lars Kepler. Il risultato di questa collaborazione è il romanzo best-seller del 2010 L'ipnotista, che arriva a vendere in Italia oltre 300.000 copie e scalza dalla vetta delle classifiche svedesi la trilogia di Larsson.

6 commenti:

  1. Ciao! Ho letto questo libro poco dopo la sua uscita, prima di avere il blog.
    Ricordo una lentezza disarmante - che fa a pugni con il genere in cui questo romanzo appartiene - e una storia con molto potenziale ma sviluppata male. Non un libro da buttare ma neanche uno di quelli che si consiglia!
    Se ti piace il giallo nordico ti consiglio - se non li hai ancora letti - i libri di Hanning Mankell

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  2. Ciao😊. Concordo assolutamente con te riguardo la lentezza e la storia. Non credo leggerò altro di Kepler ma prendo nota del tuo consiglio, non ho letto nulla di Mankell. Grazie 😚

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  3. Ciao, non ho letto nulla di questo autore...non mi entusiasma tanto il genere.
    H iniziato a segurti. Ti aspetto da me Se fosse per sempre un bacio, ale

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  4. Conoscevo già questo libro ma non l'avevo ancora letto, non sembra nulla di particoalre insomma

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    1. No infatti non lo é😂comunque cone si dice de gustibus...alcuni lo reputano straordinario.

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