Recensione "Chi manda le onde" di Fabio Genovesi

martedì 3 maggio 2016

Titolo: Chi manda le onde
Autore: Fabio Genovesi
Pubblicato: Febbraio 2015
Editore: Mondadori
Genere: Narrativa contemporanea 
Pagine: 391

Finalista Premio Strega 2015 e vincitore Premio Strega giovani 2015


Sinossi:

Ci sono onde che arrivano e travolgono per sempre la superficie calma della vita. Succede a Luna, bimba albina dagli occhi così chiari che per vedere ha bisogno dell'immaginazione, eppure ogni giorno sfida il sole della Versilia cercando le mille cose straordinarie che il mare porta a riva per lei. Succede a suo fratello Luca, che solca le onde con il surf rubando il cuore alle ragazze del paese. Succede a Serena, la loro mamma stupenda ma vestita come un soldato, che li ha cresciuti da sola perché la vita le ha insegnato che non è fatta per l'amore. E quando questo tsunami del destino li manda alla deriva, intorno a loro si raccolgono altri naufraghi, strambi e spersi e insieme pieni di vita: ecco Sandro, che ha quarant'anni ma vive ancora con i suoi, e insieme a Marino e Rambo vive di espedienti improvvisandosi supplente al liceo, cercando tesori in spiaggia col metal detector, raccogliendo funghi e pinoli da vendere ai ristoranti del centro. E poi c'è Zot, bimbo misterioso arrivato da Chernobyl con la sua fisarmonica stonata, che parla come un anziano e passa il tempo con Ferro, astioso bagnino in pensione sempre di guardia per respingere l'attacco dei miliardari russi che vogliono comprarsi la Versilia. Luna, Luca, Serena, Sandro, Ferro e Zot, da un lato il mare a perdita d'occhio, dall'altro il profilo aguzzo e boscoso delle Alpi Apuane. 

La mia recensione: 

Ho trovato questo libro casualmente, cercavo un libro che avesse vinto un premio letterario e in realtà questo è arrivato nella rosa dei finalisti al premio Strega 2015 ma ha vinto il premio Strega giovani e non a caso.
Ciò che mi ha più colpito di questo autore è lo stile particolare che ha scelto di usare per la narrazione del libro. La forma è fresca e veloce, il passaggio dalla prima persona, alla seconda e alla terza non annoia e fa scorrere la pagine con velocità come se, più che leggere il libro, si stesse guardando il film.
La  protagonista attorno a cui si snoda tutta la narrazione è Luna, una ragazzina albina con una visione del mondo ancora ingenua e pura. Ma protagonisti sono anche tutti gli altri personaggi che ruotano attorno a lei, Serena la sua bellissima mamma, Luca il fratello superfigo, Sandro, Marino, Rambo "eterni figli" quarantenni di quella generazione che non ha concluso ancora nulla nella vita e ha la consapevolezza che forse ormai è tardi, Zot uno stranissimo ragazzino di Chernobyl che parla e veste come fosse un vecchio, Ferro suo nonno adottivo tanto strambo quanto lui e per finire il mare a cui è rivolta la domanda iniziale...chi manda le onde?
Il mare e il panorama della Versilia nelle sue stagioni fanno da sfondo a una storia che sorprende per la sua semplicità e che richiama atmosfere che ho ritrovato in libri di Ammaniti.
Un libro sulla "diversità" in tutte le sue sfumature che mi ha fatto scoppiare a ridere in più passaggi e di cui ho apprezzato soprattutto l'ironia.
Una lettura leggera e coinvolgente da prendere in considerazione come libro da mettere in valigia.
Il mio voto tre stelle e mezzo su cinque.

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