Recensione "Le due verità" di Agatha Christie

lunedì 16 gennaio 2017

Titolo: Le due verità
Titolo originale: Ordeal by innocence
Autore: Agatha Christie
Pubblicato: 1957
Editore: Mondadori
Genere: Letteratura gialla
Pagine: 224
Ebook:  € 6.99              
Cartaceo: € 9,50





Trama:

Un terribile rimorso affligge il dottor Calgary. Per colpa sua un ragazzo di nome Jack Argyle è stato condannato per l'assassinio della propria madre ed è morto in prigione. Il dottor Calgary sa che Jack era innocente. All'ora del delitto, infatti, il giovane era con lui ma lo studioso non aveva potuto testimoniare in sua difesa perché all'epoca delle indagini si trovava in Antartide con una spedizione scientifica. Ritornato in patria e venuto a conoscenza del processo, il dottore si precipita dagli Argyle per riabilitare la memoria di Jack. La reazione della famiglia però lo sorprende. Tutti accolgono la sua dichiarazione con ostilità. La colpevolezza di Jack aveva infatti tranquillizzato tutti, mentre la sua innocenza getta nuovi terribili sospetti su tutti gli altri membri della famiglia.

La mia recensione:

Il dottor Calgary, al rientro dalla sua spedizione in Antartide, scopre di essere l'alibi del giovane Jack Argyle, accusato dell'omicidio della madre adottiva Rachel avvenuto due anni prima. Nonostante il presunto colpevole sia morto in prigione qualche mese dopo l'arresto, Calgary decide di informare la famiglia del ragazzo dell'errore giudiziario che è stato commesso, ma la loro reazione alla notizia non sarà quella immaginata da Calgary. Per gli Argyle, infatti, Jack è sempre stato una presenza problematica. All'epoca dei fatti nessuno aveva dubitato della sua colpevolezza. Sia il padre che i fratelli, come lui adottati, avevano pensato che la sua ambigua personalità poteva portarlo a compiere anche un gesto efferato come un omicidio. Inoltre Rachel la notte della sua morte aveva avuto l'ennesimo scontro con il figlio a causa delle continue richieste di danaro da parte sua. La dichiarazione d'innocenza fatta dal dottor Calgary, oltre a non essere accolta come una buona notizia, riapre il caso sulla morte della signora Argyle mettendo in evidenza i suoi legami con gli altri membri della famiglia e sottolineandone le fratture. Calgary dopo la "riabilitazione" di Jack continuerà a collaborare con la polizia  e scoprirà che la vittima, malgrado lo smisurato senso materno e la sua generosità, non godeva da parte dei figli adottivi di particolare affetto o riconoscenza. Lo stesso marito Leo sembrava non avere molta voce in capitolo sulle decisioni che la moglie prendeva in merito ai figli. Lo scenario, all'indomani della rivelazione, è quello di una situazione dove tutti sospettano di tutti in quanto ognuno poteva avere dei validi motivi per assassinare Rachel Argyle. 

Ho sempre apprezzato lo stile della Christie e, pur non essendo un'attenta lettrice di gialli, ho trovato questo una lettura piacevole e particolare. Malgrado la mancanza dei personaggi che si è soliti incontrare nelle sue indagini, Miss Marple e Poirot, il libro ha una buona struttura e la narrazione cattura il lettore mantenendo uno stato di tensione generale dall'inizio sino alla fine. Quello che ho apprezzato maggiormente è la caratterizzazione psicologica che l'autrice fa dei singoli personaggi, il suo voler scavare nel passato di ognuno per farne emergere il lato oscuro e un possibile movente per il delitto. Nel libro quasi tutti i personaggi hanno zone d'ombra più o meno estese  La stessa Rachel, la vittima, ne esce come una donna talmente concentrata nell'appagare il suo senso materno dal perdere di vista il marito e non accorgersi che poteva comprare tutto per i figli tranne il loro amore per lei. 

Il finale forse non è così sorprendente ma nel complesso "Le due verità" è un buon giallo anche se non tra i migliori della Christie. Come per molte altre sue opere dal libro è stato tratto un film dal titolo "Prova d'innocenza" del 1984, con Donald Sutherland e Faye Dunaway, di cui vi lascio il link e la locandina della versione inglese.

Il mio giudizio è tre stelle e mezzo su cinque. 
Alla prossima recensione.



















Note sull'autore:

Agatha Christie, pseudonimo di Agatha Miller (Torquay, 1890 - Wallingford, 1976), è la più famosa giallista al mondo e una delle più prolifiche scrittrici di ogni tempo: ha al suo attivo circa ottanta opere, tradotte in più di cento lingue e vendute in oltre due miliardi di copie. Oltre ai gialli e alle opere teatrali, ha scritto sei romanzi d'amore, un'autobiografia e un libro di viaggio. Nel 1971 ha ricevuto il più alto riconoscimento britannico, divenendo Dama dell'Impero.

4 commenti:

  1. Lo sto leggendo anche io, sono più o meno a metà. Non ho termini di paragone visto che è il primo che leggo di questa famosissima autrice. Ho comunque intenzione di recuperare il tempo perduto.

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    1. Sicuramente la Christie merita sempre. Io ne ho letti solo tre ma la sua produzione è talmente vasta che si ha l'imbarazzo della scelta: ). Sapevi che è stata l'autrice più tradotta dopo Shakespeare? Io l'ho scoperto da poco.

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    2. Sulla sua fama nulla da dire. Però, ora che ho finito di leggere questo libro, devo dire che in alcuni dialoghi mi ha un po' annoiata... Mi aspettavo qualche cosa di più però forse ho iniziato dal libro sbagliato.

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    3. Come ho detto nella recensione non è sicuramente tra i migliori della Christie. Prova a leggere "Dieci piccoli indiani".

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