Buongiorno lettori!
Primo venerdì di febbraio e secondo appuntamento con la rubrica Consiglio autore...vole#2. Oggi ho scelto di parlarvi di due autori famosissimi che rientrano nei miei ricordi di gioventù, Carlo Fruttero e Franco Lucentini una coppia dal lungo sodalizio artistico. I due hanno scritto in collaborazione una lunga serie di antologie e libri, soprattutto gialli. Uno tra i più noti è "La donna della domenica", un libro del 1972 del quale vorrei parlarvi.
Trama:
Il romanzo è ambientato a Torino e narra dell'indagine del commissario Santamaria sull'omicidio
dell'architetto Garrone, personaggio che conduce una vita di squallidi
espedienti a margine della Torino "bene". L'architetto viene trovato
ucciso nel suo pied-à-terre con il cranio sfondato da un fallo di
pietra. Tra i protagonisti della vicenda ci sono anche gli amici Anna
Carla Dosio e Massimo Campi. La prima è la moglie di un ricco
industriale, il secondo è un giovane della buona borghesia torinese che
trascina stancamente una relazione omosessuale
con Lello Riviera, piccolo impiegato comunale con velleità da
intellettuale. Anna Carla e Massimo sono tra i primi sospettati, poiché
Garrone fa parte, insieme con altri personaggi, di un loro "teatrino
privato", nel quale stigmatizzano i vizi, le affettazioni, il cattivo
gusto dei loro conoscenti. Stanca del personaggio di Garrone, Anna Carla
propone a Massimo, in una lettera finita
nelle mani della polizia, di "eliminarlo" dalla loro vita. Da
quel momento i due saranno coinvolti, loro malgrado, nell'indagine.
Ho letto questo libro molti anni fa ormai ma ricordo di essere stata colpita dalla storia e dallo stile particolare e ironico dei due autori. Nonostante dalla prima edizione siano passati più di quarant'anni questo libro di Fruttero e Lucentini è tutt'ora considerato il capostipite del giallo italiano. L'enorme successo ottenuto spinse, pochi anni dopo, a produrne un film diretto da Luigi Comencini con il grande Marcello Mastroianni nei panni del commissario Santamaria, La donna della domenica di cui vi lascio il link. Si tratta indubbiamente di un film datato, ma il regista ne ha fatto una trasposizione davvero molto vicina al libro e meriterebbe di essere ancora trasmesso.
Il commisario Santamaria sarà protagonista anche di un altro libro di Fruttero e Lucentini, "A che punto è la notte", del 1979 e mi piace pensare che con il suo fascino e la sua ironia possa aver ispirato altri personaggi, come lo straordinario vicequestore Rocco Schiavone di Manzini.
Sicuramente "La donna della domenica" è un libro noto a molti di voi, a chi invece non lo ha ancora letto lo consiglio come lettura da tenere davvero in considerazione.
Ci leggiamo tra due venerdì...buone letture a tutti!
Sicuramente "La donna della domenica" è un libro noto a molti di voi, a chi invece non lo ha ancora letto lo consiglio come lettura da tenere davvero in considerazione.
Ci leggiamo tra due venerdì...buone letture a tutti!
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