Recensione "Buonanotte amore mio" di Daniela Volontè

mercoledì 4 gennaio 2017

Titolo: Buonanotte amore mio
Autore: Daniela Volontè
Pubblicato: 2015
Editore: Newton compton
Genere: Narrativa
Pagine: 288
Ebook: 0,99              
Cartaceo: € 9,90



Trama:


Valentina Harrison lavora come assistente in un'agenzia pubblicitaria a Milano, con sedi in tutto il mondo. È molto intelligente ma per il suo aspetto poco appariscente passa spesso inosservata: non ha una particolare passione per i vestiti, i tacchi, le borse, lo shopping in generale e, pur amando Milano, preferisce vivere in un paesino di provincia, nella cui tranquillità si abbandona al piacere della lettura. James Spencer, affascinante e snob, vive invece negli Stati Uniti. Quando un problema mette in crisi l'agenzia James viene convocato a Milano per risolverlo. I due si conoscono e si trovano a lavorare a stretto contatto. Il loro primo incontro è pessimo. Lui è il tipico uomo colpito soprattutto dall'aspetto fisico di una donna, e quello di Valentina lo lascia semplicemente allibito. Lei se ne accorge e ne è al tempo stesso ferita e irritata. James è burbero, spesso si rivolge a Valentina con poco garbo. Lei al contrario è posata, gentile, calma, attenta ai piccoli gesti e da subito cade vittima del suo fascino. Ma l'obiettivo di James è quello di salvare l'agenzia dai guai in cui versa. Una volta capito che Valentina è brava, decide di coinvolgerla nel suo lavoro. La collaborazione forzata farà assumere al loro rapporto sfumature davvero inaspettate.

La mia recensione:


Valentina Harrison è una giovane ed efficiente assistente di un'agenzia pubblicitaria milanese, la Global Media. La sua vita scorre abbastanza piatta tra lavoro, casa e gli unici affetti familiari vicini, la sorella e il cognato. Le piace lavorare a Milano ma preferisce vivere in campagna, in un piccolo paese del comasco. Non ha particolare attenzione nel vestire e praticamente nessun amico fatta eccezione per Emma, una collega di lavoro con la quale ha legato forse perché in azienda come lei è esclusa dalle relazioni tra colleghi. Dimenticavo, nessun fidanzato!
Rientrando al lavoro dopo le vacanze natalizie, Valentina viene informata dai suoi superiori che l'account per cui lavora, Susan Mars, è  sparita. Pare che la Mars, dopo aver chiuso alcuni contratti a nome dell'agenzia e averne intascato i cospicui acconti, si sia dissolta nel nulla. Per sopperire alle difficoltà create dall'assenza della Mars, i superiori di Valentina decidono di affiancarle un nuovo capo  appena "trasferito" da New York, James Spencer. In realtà James più che trasferito è stato costretto ad accettare questo incarico dopo l'ennesimo scontro con il padre, Mark Spencer presidente della casa madre americana, con il quale ha sempre avuto un rapporto burrascoso.
James incarna il classico stereotipo del bello e impossibile. Sempre elegante, mai un accessorio fuori posto, fisico curato e uno stuolo di donne ai suoi piedi. Insomma un affascinante sciupa femmine italo americano, la madre di James infatti era di origini italiane. Il loro primo incontro non sarà dei migliori ma le reticenze di James nei confronti di quest'assistente, competente anche se esteticamente improponibile, cadranno grazie anche alle piccole attenzioni.di lei nei suoi riguardi. Contemporaneamente Valentina, per quanto irritata dai modi scontrosi e indisponenti di James,  non resterà  a lungo insensibile al suo fascino. Come evolve la storia si può facilmente immaginare.
Ho letto questo libro perché rientra come obbiettivo in una Challenge di lettura a cui sto partecipando e ogni tanto apprezzo letture che si discostano dai miei generi prediletti. Non nego comunque di avere avuto delle difficoltà a scrivere questa recensione.
La storia non è tra le più originali, parte abbastanza bene ma poi si perde rapidamente nella banalità. Quello che più mi è sembrato inverosimile, a prescindere dalla storia d'amore, è stato il fatto che quasi tutte le donne rappresentate nella storia siano state descritte come insignificanti o insaziabili "cacciatrici" di uomini ad  esclusione di Valentina e sua sorella, che sembra anche essere l'unico esempio di donna normale. La stessa Valentina inoltre, quando inizia ad essere attratta dal bellissimo capo, compie su di sé una metamorfosi estetica incredibile passando dal vestirsi come Bridget Jones (scena iniziale del buffet di tacchino al curry) al tailleur con tanto di tacco 12. Lo stesso James cambia atteggiamento nei confronti di Valentina in modo troppo rapido e non sufficientemente motivato. Non possono bastare le piccole attenzioni di una donna nei confronti di un uomo a motivare il suo interesse se al primo incontro l'ha trovata esteticamente poco interessante. È cosa nota che l'attrazione estetica sia alla base del primo desiderio maschile, soprattutto se parliamo di giovani uomini come in questo caso. 
Concludendo questo è un libro che non mi ha dato alcuna emozione, noia a parte.  Non mi è  piaciuta la storia, che ho trovato banale, e neppure i personaggi poco credibili nei dialoghi e nella loro evoluzione personale.
il mio giudizio, una stella su cinque.

Alla prossima recensione. 

 

Note sull'autore:


Daniela Volontè è nata a Como, ha una laurea in Economia e Commercio e una in Scienze della Comunicazione, e tra l’una e l’altra ha lavorato come impiegata. Il suo sogno era diventare correttrice di bozze, per poter conciliare lavoro e famiglia. Scrive per passione, ma lo fa a tempo pieno… perché vi dedica ogni minuto libero della sua giornata. Con la Newton Compton ha pubblicato Buonanotte amore mio, diventato subito un bestseller ai primi posti delle classifiche, L’amore è uno sbaglio straordinario e Non chiamarmi di lunedì

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