Recensione"La più amata" di Teresa Ciabatti

lunedì 7 agosto 2017

Titolo: La più amata
Autore: Teresa Ciabatti
Pubblicato: 2017 
Editore: Mondadori
Genere: biografia
Pagine: 228
Cartaceo: €18,00
Ebook: €9,99

Trama:

 "Mi chiamo Teresa Ciabatti, ho quattro anni, e sono la figlia, la gioia, l'orgoglio, l'amore del Professore." Il Professore - un inchino in segno di gratitudine e rispetto - è Lorenzo Ciabatti, primario dell'ospedale di Orbetello. Lo è diventato presto, dopo un tirocinio in America, rinunciando a incarichi più prestigiosi, perché è pieno di talento ma modesto, un benefattore, qualcuno dice, un santo. Tutti lo amano, tutti lo temono, e Teresa è la sua figlia adorata. È lei la bambina speciale che fa il bagno nella smisurata piscina della villa al Pozzarello, che costruisce un castello d'oro per le sue Barbie coi 23 lingotti trovati in uno dei cassetti del padre. Teresa: l'unica a cui il Professore consente di indossare l'anello con lo zaffiro da cui non si separa mai. L'anello dell'Università Americana, dice lui. L'anello del potere, bisbigliano alcuni - medici, infermieri e gente del paese: il Professore è un uomo potente. Teresa che dall'infanzia scivola nell'adolescenza, e si rende conto che la benevolenza che il mondo le riserva è un effetto collaterale del servilismo nei confronti del padre. La bambina bella e coccolata è diventata una ragazzina fiera e arrogante, indisponente e disarmante. Ingrassa, piange, è irascibile, manipolatrice, è totalmente impreparata alla vita. Chi è Lorenzo Ciabatti? Il medico benefattore che ama i poveri o un uomo calcolatore, violento? Un potente che forse ha avuto un ruolo in alcuni degli eventi più bui della storia recente? Ormai adulta, Teresa decide di scoprirlo, e si ritrova immersa nel liquido amniotico dolce e velenoso che la sua infanzia è stata: domande mai fatte, risposte evasive. 

La mia recensione: 

A volte mi capita di leggere libri perché incuriosita dal fatto che siano arrivati finalisti a qualche premio letterario, allora mi infilo in queste storie cercando quella che penso essere la "perfezione narrativa". Non è questo il caso. Mi sono avvicinata al libro di Teresa Ciabatti senza pretese, affascinata più dalla cover che dalla nomina al premio Strega, e ne ho scoperto un memoriale spietato di quella che è stata la vita dell'autrice e del rapporto con suo padre, Lorenzo Ciabatti.
Teresa, donna irrisolta come lei stessa confessa, scava senza riserve nel suo passato iniziando dall'infanzia trascorsa tra Orbetello e la lussuosa villa di Pozzarello, sull'Argentario. Figlia dell'illustre primario di chirurgia all'ospedale di Orbetello, Lorenzo Ciabatti e di Francesca Fabiani, una bella dottoressa romana e una figura davvero interessante nella storia, Teresa è un bimba capricciosa abituata ad essere agevolata in tutto in quanto figlia del Professore. Considerato da tutti un benefattore, da alcuni addirittura un "santo", Lorenzo Ciabatti è una figura tanto rilevante quanto ambigua. 

"Mio padre era un calcolatore, vendicatico, amante del potere. C'è stata un'epoca in cui all'ospedale di Orbetello comandava solo lui, e nessuno osava contrastarlo".

Uomo potente non solo per il ruolo che ricopre in ospedale ma soprattutto per le sue "amicizie politiche" che compaiono qua e là nella narrazione, il padre di Teresa è un uomo enigmatico e sfuggente con una predilezione per questa figlia che cresce nell'idea assoluta di essere la più amata. Costantemente accontentata, Teresa diventerà sempre più capricciosa e indisponente. Quando i genitori si separano, Teresa torna con la madre e il fratello a Roma. Qui non è più la figlia del professore, ha perso completamente il suo status. Dopo il trasferimento iniziano a venire meno anche le risorse economiche, l'adorata villa sull'Argentario viene venduta. Negli anni successivi il padre perde misteriosamente quasi tutto il suo patrimonio, ai figli non resterà praticamente nulla. Teresa non è più la più amata, ma è mai stata la più amata? Ingrassa, è sempre più irritante, il rapporto con il padre si lacera. Anni dopo maturerà le sue domande su chi fosse realmente Lorenzo Ciabatti. 

" Chi era quest'uomo che ha deciso di toglierci tutto?"

Chi era Lorenzo Ciabatti Teresa se lo chiederà in continuazione nel libro e sarà proprio grazie alla madre e a tutto ciò che aveva conservato che, dopo la sua morte, riuscirà a mettere ordine nella storia della sua famiglia, collocando eventi, fatti e personaggi nel suo groviglio di ricordi.
Un racconto vero e crudo, quello di Teresa. Una narrazione forte che arriva al lettore a volte come un pugno allo stomaco e colpisce per il coraggio di una donna che racconta se stessa scavando nel suo passato senza filtri, nel tentativo di capire e di capirsi.
Un libro inizialmente di non facile lettura ma intenso come solo alcuni libri sanno essere. Ne ho apprezzato l'onestà, il disincanto e quel voler vivisezionare fatti famigliari non semplici da raccontare per nessuno, tradimenti, egoismi portati all'eccesso, amicizie scomode e denaro, tanto, troppo.   
Ammettendo che esista, non ho trovato la "perfezione narrativa" di cui parlavo all'inizio ma la storia di una donna, mia coetanea, che mi ha emozionata. 
Lettura che consiglio. Il mio voto 4 stelle su cinque.


Alla prossima recensione.



Note sull'autrice:

Teresa Ciabatti è nata e cresciuta a Orbetello, attualmente vive a Roma. I suoi romanzi sono: Adelmo, torna da me (Einaudi Stile libero), I giorni felici (Mondadori), Il mio paradiso è deserto (Rizzoli), Tuttissanti (Il Saggiatore), La più amata (Mondadori). Collabora con "Il Corriere della Sera" e con "la Lettura".

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