Recensione "I misteri di Chalk Hill" di Susanne Goga

venerdì 9 marzo 2018

Quando Charlotte vi approda per la prima volta e si trova davanti alla splendida tenuta di Chalk Hill rimane senza fiato: è il luogo più affascinante che abbia mai visto. Qui potrà finalmente iniziare una nuova vita, dopo aver lasciato Berlino a causa di uno scandalo che ha compromesso la sua reputazione di istitutrice. Chiamata a occuparsi della piccola Emily, Charlotte si rende subito conto che una strana atmosfera di mistero aleggia sulla casa. L’affetto per Emily spinge Charlotte a voler capire cosa stia succedendo a Chalk Hill, ma nessuno dei domestici osa rompere il silenzio imposto dal vedovo sulla morte di Lady Ellen. Solo con l’aiuto del giornalista Thomas Ashdown, Charlotte si avvicina alla verità, una verità sconvolgente, ben sepolta tra il mistero e il romanticismo di quelle mura.











Titolo: I misteri di Chalk Hill
Autore: Susanne Goga
Editore: Giunti
Pubblicato: 2015
Genere: narrativa
Pagine: 416
Cartaceo:€ 6,90


La mia recensione:

Devo ammettere che nella scelta delle letture mi lascio spesso condizionare dalle opinioni altrui, sbagliando. Di questo libro ricordo di averne letto opinioni molto positive ora, con molta onestà, vi dirò cosa ne penso.
Siamo nel 1890. Charlotte Pauly, una giovane istitutrice tedesca, in seguito a uno scandalo che l'ha coinvolta lascia Berlino per andare a lavorare in Inghilterra nella tenuta di Chalk Hill, nel Surrey, dove dovrà occuparsi dell'educazione della piccola Emily figlia del proprietario, sir Andrew Clayworth.
Charlotte scoprirà presto che la bambina, orfana della madre, è spesso tormentata da incubi notturni e anche da episodi di sonnambulismo. Tutto questo preoccupa non poco l'istitutrice che, nell'intento di prestare aiuto alla sua piccola allieva, inizia a fare alcune ricerche personali sulla morte della madre, Lady Ellen, scomparsa che ritiene possa essere collegata ai malesseri della bambina. L'omertà che incontrerà Charlotte, sia da parte del personale di servizio che dello stesso sir Andrew, la convincerà a perseguire nel suo intento di far luce sulla misteriosa morte della madre di Emily. Per sua fortuna  l'istitutrice potrà contare sull'aiuto di un valido collaboratore mister Thomas Ashdown, affermato giornalista di Londra e membro della società per la ricerca psichica, chiamato in causa dallo stesso sir Andrew allarmato dai comportamenti della figlia che sembra anche comunicare con la madre defunta. Malgrado gli inquietanti eventi a cui si troverà ad assistere, Charlotte non si lascerà scoraggiare e con l'appoggio di Thomas, temendo per la salute mentale della piccola Emily, proverà ad arrivare alla verità sui misteri che avvolgono Chalk Hill.
La prima impressione che si ha leggendo il libro è che si tratti di una scopiazzatura del più noto libro della Austen,"Jane Eyre", alla quale è la stessa autrice a dichiarare di essersi ispirata. Nella struttura della storia l'ispirazione al capolavoro della Austen è evidente ma superata la parte iniziale il libro poi prende una sua forma ben precisa staccandosi dall'originale, anche se viene da chiedersi perché un autore non possa comunque creare una sua storia piuttosto che partire dal lavoro di altri.
Riconosco che la costruzione del thriller è buona e il finale ha il suo colpo di scena (anche se non del tutto inaspettato), i personaggi sono tutti convincenti come pure la rappresentazione dell'Inghilterra vittoriana, tuttavia questo libro non mi ha coinvolto e ho faticato a finirlo.
Nel complesso la giudico una lettura discretamente gradevole, malgrado alla fine mi sia rimasta la sensazione di aver letto un libro di cui  potevo tranquillamente fare a meno.

Il mio giudizio:
storia: 3, personaggi: 3.5, stile: 3 
Giudizio complessivo: 3

Alla prossima recensione!



Note sull'autrice:

Susanne Goga è nata nel 1967 in Germania, a Monchengladbach, dove vive con la famiglia. Dopo una lunga esperienza come traduttrice, è diventata un'affermata autrice di gialli  romanzi femminili a sfondo storico. Con i misteri di Chalk Hill ha ottenuto un grande successo di pubblico,riuscendo a fondere
entrambi i generi.


3 commenti:

  1. Ho letto questo libro ormai tre anni fa e la penso esattamente come te. Ho ancora bene in mente la troppa somiglianza di base a Jane Eyre - che a mio avviso è un romanzo inarrivabile! - e anche il fastidio per i salti di tempo e di luogo confusionari.
    Un romanzo senza infamia nè lode ma di certo non un libro imperdibile! ;)

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    Risposte
    1. Riconosco e apprezzo la tua onestà intellettuale...una dote sempre più rara ormai.
      Ciao Dani : )!

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