Recensione "Acquanera" di Valentina D'Urbano

sabato 11 giugno 2016



Titolo: Acquanera
Autore: Valentina D' Urbano
Pubblicato: 19 settembre 2013
Editore: Longanesi
Genere: Narrativa
Pagine: 360






Sinossi: 


 Un mattino di pioggia gelida quello in cui Fortuna torna a casa. Sono passati dieci anni dall’ultima volta, ma Roccachiara è rimasto uguale a un tempo: un paesino abbarbicato alle montagne e a precipizio su un lago, le cui acque sembrano inghiottire la luce del sole. Fortuna pensava di essere riuscita a scappare, di aver finalmente lasciato il passato alle spalle, spezzato i legami con ciò che resta della sua famiglia per rinascere a nuova vita, lontano. Ma nessun segreto può resistere all’erosione dell’acqua nera del lago.
A richiamarla a Roccachiara è un ritrovamento, nel profondo del bosco, che potrebbe spiegare l’improvvisa scomparsa della sua migliore amica, Luce. O forse, a costringerla a quel ritorno è la forza invisibile che, nonostante tutto e tutti, ha sempre unito la sua famiglia: tre generazioni di donne tenaci e coraggiose, ognuna a suo modo. E forse, questa volta, è giunta l’ora che Fortuna dipani i segreti nascosti nella storia della sua famiglia. Forse è ora che capisca qual è la natura di quella forza invisibile, per riuscire a darle un nome. Sperando che si chiami amore. 

La mia recensione:

Secondo libro di Valentina D'Urbano, Acquanera offre al lettore una narrazione davvero insolita sulla diversità umana che sfocia nell'emarginazione. Il romanzo racconta la storia di una famiglia composta da sole donne attraverso tre generazioni, la nonna Elsa, la figlia Onda e la nipote Fortuna. Le loro vite si intrecceranno a quella di un' altra protagonista femminile Luce, figlia del custode del cimitero. A far da sfondo Roccachiara, un paesino arroccato tra le montagne dove il tempo è una misura indefinita,  la vita scorre lenta e a volte "stagna" come le acque scure del suo lago. Ed è proprio l'acqua del lago un altro elemento fondamentale del libro, così come lo è la morte.
Tutte le protagoniste infatti hanno a che fare, in modalità differenti, col mondo dei morti e sarà  proprio questa loro "inclinazione" ad isolarle dal resto del paese. L'ignoranza fa fuggire da ciò che non si conosce e inquieta ma, allo stesso tempo, tutto ciò che è circondato da un alone di mistero affascina e incuriosisce. Per questo sia Elsa che Onda verranno cercate, nel momento del bisogno, dalle stesse persone che le hanno emarginate. Analogo sarà il destino di Fortuna. Nonostante appaia priva del dono della madre e della nonna crescerà nella solitudine,  isolata dai suoi coetanei, fino all'incontro con Luce con cui instaurerà un'amicizia molto particolare.
Il libro trasmette al lettore un'atmosfera perennemente cupa e misteriosa che rende bene il senso di inquietudine vissuto dalle protagoniste. Elsa afflitta dalla modalità dura e selvaggia della figlia, Onda indurita dal tormento procurato dalle anime dei morti e Fortuna, senza padre e con una madre che la rifiuta, alla ricerca continua di quell'amore negato che troverà nella nonna e nello strano rapporto con Luce.
Un libro particolare con uno stile narrativo buono, ma non una lettura semplice. Mi ha lasciato un po' perplessa sul finale, troppo sbrigativo rispetto al resto della narrazione molto particolareggiata.
Il mio giudizio è tre stelle su cinque ma lo consiglio solo a chi ama il genere "cupezza, angoscia & C."...io onestamente prediligo generi differenti.


  

6 commenti:

  1. Ciaoooo!!! Ho acquistato questo libro tempo fa ma ancora "riposa" nella mia libreria! A volte mi prometto di leggerlo ma poi un'altra lettura mi incuriosisce e così non mi decido mai. La cupezza e l 'angoscia caratterizzano il romanzo non sei l'unica a citare questi aggettivi, forse il motivo per cui ancora non l'ho letto è proprio questo, la paura di rimanere delusi da una lettura diversa dalle mie solite! Un abbraccio!

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  2. Ciaoooo!!! Ho acquistato questo libro tempo fa ma ancora "riposa" nella mia libreria! A volte mi prometto di leggerlo ma poi un'altra lettura mi incuriosisce e così non mi decido mai. La cupezza e l 'angoscia caratterizzano il romanzo non sei l'unica a citare questi aggettivi, forse il motivo per cui ancora non l'ho letto è proprio questo, la paura di rimanere delusi da una lettura diversa dalle mie solite! Un abbraccio!

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    1. Se non ti piace il genere fossi in te lascerei perdere.Io l'ho letto senza vedere le recensioni in giro per il web per non farmi condizionare...ecco forse stavolta avrei dovuto.A me questo genere non fa impazzire.
      A presto.Ciao!

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  3. Ciao! Ho appena finito Acquanera... alla fine ho ceduto e l'ho letto! Nel complesso mi è piaciuto, l'ho trovato scorrevole e coinvolgente... avevo bisogno di una lettura che mi prendesse dopo una precedente delusione librosa. Nei prossimi giorni pubblico la recensione... Rosa.

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  4. Ciao! Ho appena finito Acquanera... alla fine ho ceduto e l'ho letto! Nel complesso mi è piaciuto, l'ho trovato scorrevole e coinvolgente... avevo bisogno di una lettura che mi prendesse dopo una precedente delusione librosa. Nei prossimi giorni pubblico la recensione... Rosa.

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    1. Contenta che ti sua piaciuto...le opinioni su questo libro sono davvero discordanti. Sono curiosa di leggere la tua recensione :)

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