Recensione "Risveglio a Parigi" di Margherita Oggero

venerdì 1 luglio 2016


Titolo: Risveglio a Parigi
Autore: Margherita Oggero
Pubblicato: 06/10/2009
Editore: Mondadori
Genere: Romanzo
Pagine:  303





Sinossi:

Un viaggio a Parigi. Silvia, Barbara e Mariangela lo sognano dai tempi della terza media, l'età dei confusi progetti di vita e dei castelli in aria, quando una breve vacanza nella ville lumière simboleggiava le magnifiche possibilità del futuro: il successo professionale, la libertà e l'amore. Adesso che di anni ne hanno trentadue, e non si sono mai perse di vista, decidono di partire regalandosi alcuni giorni a Parigi, in omaggio all'amicizia, certo, ma anche per una specie di malinconico rimpianto dell'adolescenza. In sottofondo, inconfessata, la speranza per tutte di dimenticare, anche solo temporaneamente, il proprio carico di delusioni, ansie, contraddizioni, per ritornare un po' alleggerite dei fardelli che ciascuna porta con sé. Al momento di partire, però, ecco la prima sorpresa non proprio gradita: Manuel, il figlio di sette anni che Mariangela sta crescendo da sola, pianta un enorme capriccio e convince la madre a portarlo con loro. Questo bambino scontroso e diffidente le costringerà a confrontarsi con il tempo che passa, con la realtà che l'adolescenza è ormai lontana, e infine con la consapevolezza che per essere passabilmente felici occorre molta buona volontà. Forse... Forse, perché le mille domande poste dal piccolo guastafeste che viaggia con loro, le sue esigenze, i suoi occhi severi offrono alle amiche l'occasione per rivedere le loro convinzioni, trasformando la vacanza da una fuga nel passato a un più consapevole sguardo sul presente e sul futuro.

La mia recensione: 
  
Non avevo letto nulla della Oggero prima di Risveglio a Parigi, e le uniche informazioni che avevo  sull' autrice erano relative alla sua inclinazione al genere giallo. Questo libro è invece la storia di un viaggio, nel senso più esteso del termine. 
Tre amiche trentenni Barbara, Silvia e Mariangela, sull'onda di una promessa adolescenziale, organizzano un viaggio a Parigi alla ricerca forse della spensieratezza di quegli anni. Dovranno però fare presto i conti con la realtà e il suo cambiamento dal momento che Manuel, il bambino di Mariangela, si unirà all'ultimo minuto al gruppo per un capriccio. 
Più che un tuffo nei loro ricordi di ragazze il viaggio, con le sue "complicazioni", offrirà ad ognuna uno spunto per volgere lo sguardo alla propria memoria segnata da cicatrici più o meno grandi,  dolori e piccoli fallimenti personali. 
Il tutto supportato dalle riflessioni di altri personaggi legati a loro che, nello scorrere dei ricordi, renderanno le storie delle ragazze ancora più "amare". Per quanto il libro voglia essere una testimonianza delle difficoltà di vita riscontrate dalle tre amiche dall'adolescenza ad oggi, la Oggero è riuscita ad alleggerire una narrazione orientatata al maliconico con tratti di ironia.
Lo stile è pulito e il libro si legge velocemente grazie alla brevità dei capitoli ma, onestamente, mi aspettavo qualcosa di più coinvolgente. Il finale inoltre mi è parso po' sbrigativo nel suo ricondurre  l'essere felici a una questione di "buona volontà", per quanto sia effettivamente realistico.
Resta il fatto che volevo leggere questo libro da tempo, sono contenta di averlo fatto e non escludo di leggere altri libri di questa autrice dalla scrittura arguta e sottile. 

Il mio voto tre stelle e mezzo su cinque, consigliato a chi cerca una lettura poco impegnativa.

2 commenti:

  1. Ciao Paola. Io l'ho letto qlche mese fa ed ho provato le stesse sensazioni, emozioni. Tu però le hai esternato in maniera più pulita rispetto a me, che mi dilungo sempre troppo. Non ne ho ancora avuta l'occasione, ma vorrei leggere qialcos'altro di questa autrice.
    Buona giornata, ciao, Marina

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  2. Grazie Marina:)! Un libro da cui mi aspettavo davvero qualcosa di più.

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